Respira a fondo, rilassa l’anima, volgi lo sguardo verso l’alto e ricomincia. Slaccia le cinture che ti legano al mondo, allenta la presa che ti affonda nella mondanità, stacca la spina da accumulo, prestigio, onori e rincorse. Oggi è il tuo giorno. E lo sarà anche domani. Per quarantotto ore occupati solo di te stesso, sii egoista. Non ti fare distrarre, non ammettere deroghe nè rimandare. È la tua grande occasione. Di ricominciare. Fai una lista mentale. Elenca i regali che hai ricevuto nell’anno passato. I respiri, i sorrisi, le cadute e le risalite, gli inciampi e i salti in alto, le occasioni, i sogni realizzati, gli ospiti, il sole, le stelle e il cielo. Concentrati su quelle cose che dai per scontate e che invece Qualcuno si adopera costantemente per farti avere. Pensa a quel pezzo di spirito talvolta dimenticato che giace silente sotto strati di corse quotidiane e finte cose importanti. Spolveralo dall’angolo in cui lo hai cautamente riposto con la speranza che non si intrometteresse. Riattacagli il sound, dandogli voce per questi due giorni di Rosh Hashanà, il capo dell’anno, le ore in cui si ricomincia a decidere il tuo destino. Lascia che il richiamo dello shofar scuota la tua anima dalle fondamenta. Questo ė quello che ti chiede il Padrone dell’universo in queste ore sacre, di riscoprire la tua innata capacità ebraica di rimetterti in discussione, quella rara dote che ti dà la forza di premere pausa, magari perfino rewind. Per poi sfiorare il tasto play di una nuova pagina, dove Lui e la Sua Torà non sono appendici e post scriptum della tua vita, ma protagonisti indiscussi del tuo quotidiano. È la tua grande occasione, non fartela fuggire. Le porte del Cielo sono spalancate e il Padrone del mondo ti sta aspettando. Vagli incontro con un piccolo dono, con una mizvà, con qualche minuto di studio in più, che prima non c’erano. Beati gli esseri a cui è data l’opportunità di dimenticare il passato, aprire una nuovo capitolo di vita e ricominciare. E tu, ebreo ovunque tu sia in questo momento, sei tra questi eletti. Non te lo dimenticare.
Shanà tovà umetukà,
che D-o ci conceda un anno solo dolce
Gheula Canarutto Nemni
Caro AnnibballoHo detto che siamo in una società LIBERAL DEMOCRATICA solo perchè dalla mattina alla sera politici, politicanti, intellettuali ed intelletualoidi ci stordiscono con il loro essere liberal democratici (sia a destra che a sinistra), salvo poi genuflettersi al prelato od all’ateo devoto di turno.In realtà sono un inguaribile ottimista, consapevole però che noi Italiani siamo in una LIBERAL DEMOCRAZIA a RESPONSABILITA’ LIMITATA , non perchè non possiamo dire o pensare ma per i seguenti motivi:1- Il parere leggittimo della chiesa, viene preso dai nostri deboli politicanti come diktat (vedi cellule staminali)2- Si fanno fior di discussioni sul fatto che i preti non possono sposarsi o che i divorziati non possono fare la comunione, come se queste forme di adesione leggittima ad un credo siano limitazioni alla libertà personale (ma se ti reputi cattolico, segui i precetti della tua religione, trai quindi le dovute conseguenze dei tuoi atti).3- Si tengono crocifissi nei luoghi pubblici (a me non danno fastidio poichè per me non hanno significato), salvo poi scandalizzarsi se su un bus c’è una pubblicità atea.4- fanno scandalo dei musulmani che pregano in piazza, invocando l’intervento della polizia con la scusa che un cristiano non può manifestare la sua fede a Riad, salvo dimenticare che Riad è capitale di una Teocrazia e Milano è una città di una nazione Liberal democratica (Lega permettendo).5- Si riducono i fondi all’educazione ed alla sanità pubblica ma non agli istituti privati cattolici,6- Oltre ai finanziamenti diretti alle proprie istituzioni, si riconosce alla chiesa cattolica anche l’8×1000 delle tasse e il privilegio del non pagamento di tasse cui sono sottoposte tutte le società immobiliari (a Roma ma un pò in tutta italia, propaganda fide ha immense proprietà immobiliari di pregio dove hanno sede, alberghi, ristoranti uffici, abitazioni in affitto ….e che affitto), ma non ci paga una lira di tasse.……….Potrei continuare l’elenco all’infinito.LA VERITA’ E’ CHE QUESTO PAESE CHIAMATO ITALIA E’ PERMEATO DI IPOCRISIA E DISONESTA’ INTELLETTUALE DA PARTE DELLA SUA CLASSE DIRIGENTE.Quanti di quei politici che si genuflettono e che sono sempre pronti a family day, a censurare comportamenti immorali (immorali?) a dare addosso a chi ha atteggiamenti poco ortodossi, seguono i precetti di santa romana chiesa?Pochi.Casini, Fini, Berlusconi, Bossi sono tutti divorziati.il cattolicissimo portavoce di Prodi …chiedeva informazioni ai travestiti.Io non dico che non lo devono fare, o che i loro privati comportamenti siano da censurare ed esecrare (ognuno nel suo letto può fare ciò che gli pare)…….pretendo però meno ipocrisia nei loro comportamenti, meno comoda sottomissione al volere del prelato di turno per accaparrarsi benevolenza oltretevere e voti in italia.
in una certa parte di post si ripercorre osanmattneite un errore, che e8 insieme logico, teologico e storico.Emblema di questo errore e8 un post (di Aldo mi sembra) che richiama la frase dei sacerdoti giudei che risposero a Pilato (e non al centurione) il suo sangue ricada su di noi . Tipico di questa mentalite0 e8 il considerare gli ebrei che hanno fatto condannare Gesf9 a morte come rappresentanti di tutti gli ebrei e di tutti i tempi. Un enorme idiozia che anche solo ad esplicitarla si manifesta come tale. Eppure si continua ad alimentare questo equivoco. Deve esser chiaro che per la dottrina cattolica solo coloro che effettivamente contribuec alla morte di Gesf9 ne e8 responsabile materiale.Se poi si passa invece a quello spirituale, avendo la morte di Gesf9 per la sua divinite0 una relazione effettiva con ogni uomo in ogni tempo, essa e8 causata dal peccato e quindi da ogni uomo, ad eccezione di Maria sua madre, concepita senza peccato. Quindi in sintesi:- tra ebrei e resto del mondo non vi sono differenza quanto al peccato e quindi alla responsabilite0 della morte di gesf9,- tra gli ebrei storicamente coinvolti nel concorso in omicidio di Gesf9 e gli ebrei sia contemporanei non coinvolti, sia di ogni altro tempo, non vi e8 alcuna trasmissione della responsabilite0 della condanna a morte di Cristo. Essa non si tramanda, non fa parte della dottrina stretta dell’ebraismo (citare questo o quell’autore non costituisce un catechismo ebraico in questa materia e al contrario i Vangeli gie0 mostrano che alcuni rabbini non erano d’accordo, vedi Nicodemo e dopo la resurrezione Gamaliele), non e8 nel DNA dell’ebreo, non e8 insegnata nelle scuole, non e8 scritta nella Costituzione israeliana E per concludere, si prega per l’illuminazione degli ebrei riguardo a Gesf9 perche8 gli si vuole pif9 bene, non certo per indicare con questo che sono pif9 peccatori di ogni altro uomo, noi compresi che non siamo giusti, ma giustificati, sempre che ci abbandoniamo senza remore a Lui che si e8 abbandonato senza remore nelle nostre -sottolineo nostre- mani assassine.
Many thanks, even if I am not Jewish