Se Shakespeare non avesse studiato e  le regole dell’ortografia e della grammatica, non avremmo l’Amleto né Romeo e Giulietta.

Se Einstein avesse ignorato gli assiomi e i paradigmi matematici, se avesse visto la fisica come un nesso casuale di eventi e non come una serie di fenomeni che seguono leggi precise, la teoria della relatività e l’energia nucleare non sarebbero mai esistite.

Se Mosè fosse andato a parlare con il Faraone e gli avesse detto solo libera il mio popolo, fallo andare e non avesse aggiunto altro, la vera libertà non sarebbe mai nata.

Cosa è la libertà lo puoi capire solo se sei stato prigioniero. Quando esci dalla prigione, quando spacchi le catene e vedi la luce del sole per la prima volta dopo tanto tempo. E ti domandi, e ora? Dove vado? Hai un mondo intero a disposizione, spazi infiniti. E nessuna indicazione ne’ strada spianata.

E allora capisci che la libertà, quella vera, non è solo l’assenza di un limite non desiderato.

Per essere liberi è necessario togliere le catene, abbattere i muri.

Ma non basta.

Per essere libero devi avere un’idea su quali saranno le tue prossime mosse, dove indirizzerai i tuoi passi.

Sei davvero libero se sai dove andare.

Un uomo totalmente privo di indicazioni, non è un uomo libero.

È un uomo perso.

Quando si tolgono le regole a un individuo gli si regala il vuoto; gli si spiana la strada perché si perda poi nel deserto.

Libera il mio popolo perché possa servirmi, disse D-o al Faraone.

Me li porto via, saranno i mie servi. Individui al servizio divino e non al servizio di un altro essere umano. O peggio ancora, persi nel nulla.

Insegneremo al mondo cosa significa libertà, disse D-o al suo popolo appena liberato dalla schiavitu’ e in procinto a sottomettersi alle Sue leggi.

La libertà non limita l’essere umano ma gli pone dei limiti, la libertà non lo ostacola ma gli pone dei paletti precisi, la libertà non ferma ma suggerisce dove sia meglio andare.

Pesach è la fine della schiavitù dall’Egitto e l’inizio della carriera degli ebrei come servi di D-o.

Pesach è la festa della libertà. Perché un individuo è davvero libero solo quando è provvisto della base giusta da cui partire per il proprio cammino nel mondo.

Pesach kasher vesameah e buona festa della libertà, quella vera

Gheula Canarutto Nemni

2 Comments

  • Zdenka Vodickova ha detto:

    Canto della notte passata : ..mia forza e mio canto è il Signore , d’ Israele in eterno è il Salvatore ….!

    Il giorno 13 aprile 2017 19:23, Gheula Canarutto Nemni ha scritto:

    > Gheula Canarutto Nemni posted: “Se Shakespeare non avesse studiato e le > regole dell’ortografia e della grammatica, non avremmo l’Amleto né Romeo e > Giulietta. Se Einstein avesse ignorato gli assiomi e i paradigmi > matematici, se avesse visto la fisica come un nesso casuale di” >

  • simonettasantini ha detto:

    Chag Sameach Pesach, buona festa della Libertà!

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