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Toglietemi tutto ma non la mia parrucca

Pubblicato il | Ebraismo

Ieri sono andata a fare una radiografia panoramica ai denti.

Signora, se ha collane, orecchini o qualsiasi altra cosa in metallo, la deve togliere per favore.

Il mio cuore fa un piccolo tuffo. Mi ero preparata per la domanda, mi sono anche organizzata portandomi un foulard in borsetta, ma comunque vivo in un paese in cui ti guardano in maniera stranita se dici: ehm, io porto la parrucca per motivi religiosi e dentro ci sono dei fermagli di ferro. Devo togliere anche quella?

In molti mi domandano quale sia il segreto dietro alla resistenza ma soprattutto resilienza, degli ebrei alle pressioni della storia.

Come è possibile che il popolo ebraico esista ancora dopo tutti i tentativi di farlo sparire?

L’essere umano per sua natura tende ad appiattirsi sulle masse, a conformarsi alla maggioranza. È comodo, quasi naturale, seguire quello che fanno gli altri senza farsi troppe domande. Accodarsi a mode, movimenti, filosofie, senza doverne sviluppare una propria.

E l’essere umano ama il comfort. Anche mentale.

Essere diversi è scomodo, mantenere una linea di pensiero indipendente e non allineata richiede lavoro e fatica. Ci vogliono molte energie mentali, sforzi immani, concentrazione continua.

Ma quando non ti conformi, quando lotti per mantenere ciò che sei tu, al di là e a prescindere dagli altri, quando ti guardi allo specchio e dici: quello sono io e non la copia di chi mi circonda, allora brilli di luce propria e non del riflesso della luce di un altro.

Nel corso dei millenni gli ebrei hanno mantenuto indipendenza di ragionamento, di studio, di fede, che li ha dotati di una sorta di corazza mentale e spirituale.

Io valgo per quello che sono e non per quello che vorrebbero gli altri che io fossi, dice l’ebraismo.

Trasmettendo un messaggio universale a ebrei e non ebrei, a chiunque desideri essere qualcuno e non scomparire tra la folla che ci circonda.

Quando decidi tu quale sarà il tuo percorso di vita, sei tu a muovere il timone della tua nave. Sei tu a decidere l’obiettivo, le strategia per raggiungerlo e sono tuoi gli errori lungo il percorso. Ma la crescita appartiene solo a te e a nessun altro.

Sei tu perché sei te stesso e non simile a qualcuno a cui devi ispirarti.

Avrei bisogno di andare un attimo in toilette a togliermi la parrucca e a indossare il foulard, gli ho detto. E sotto agli occhi straniti del medico sono uscita a testa alta, con il cuore gonfio di orgoglio di appartenere ad un popolo che da fuori sembra impregnato solo di strani rituali, ma che in realtà ha combattuto con tutto se stesso per mantenere e difendere lo spirito individuale, la preziosità dell’essere diversi, l’unicità dell’essere unici.

Sono passata dalla sala d’aspetto con il mio foulard a fiori. Alcune persone mi hanno lanciato uno sguardo di sottecchi. Li ho guardati e ho sorriso lasciando un messaggio muto nell’aria.

La diversità è il segreto di eternità assoluta.

Gheula Canarutto Nemni

 

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